L’obiettivo degli studiosi guidati dal professor Paolo Mariani era stimare con gli strumenti della statistica quanto pesano le caratteristiche di chi cerca lavoro a seconda dei vari profili ricercati, valutandole in denaro. È la monetizzazione a costituire il principale aspetto innovativo di questo tipo di ricerche: in altre parole, fattori come l’area di studi, il voto e la conoscenza dell’inglese quanto contano per la prima assunzione, anche a livello di stipendi?
Secondo i risultati della ricerca dell’Università Milano Bicocca, le aziende trovano la maggior parte dei neolaureati grazie ai curricula inviati direttamente, ai database universitari di Almalaurea e dei singoli Atenei. I laureati già inseriti in posizioni di responsabilità, inoltre, tendono ad assumere più laureati secondo un effetto mirror che porta i selezionatori a “specchiarsi” nei candidati e a cercare di replicare se stessi o altre persone che lavorano bene in quel contesto aziendale. Un atteggiamento che vale anche per i settori produttivi e le aree di studio: i laureati in statistica, ad esempio, tendono ad assumere volentieri altri statistici.
Ma come raccapezzarsi fra aree di studio, voti, lingue straniere e disponibilità alle trasferte? La base stipendiale presa in considerazione dagli studiosi è una Retribuzione annuale lorda (Ral) di circa 24 mila euro: partendo da questo valore, hanno poi misurato come le aziende quantificano gli scostamenti rispetto alla figura del candidato ideale per una certa posizione. Una cosa è certa: l’inglese è ormai un vero game-changer, una sorta di chiave universale apprezzatissima nella ricerca di qualsiasi profilo. Lo stesso gruppo di studio, in collaborazione con la piattaforma Wollybi di TabulaeX, società spin-off dell’Università di Milano Bicocca, ha realizzato una ricerca di questo tipo anche con Adecco, concentrandosi sull’analisi delle soft skills.
Sono cinque i profili di base analizzati: assistenti tecnici-amministrativi, addetti al marketing, alla gestione delle risorse umane, ai rapporti con i clienti e ai sistemi informativi.
Assistente tecnico–amministrativo – L’area di studio che ha ricevuto valutazione più elevata dai rispondenti è economia, nonostante valori positivi siano presenti in ordine decrescente anche per statistica, informatica, scienze politiche e giurisprudenza. Il voto di laurea richiesto è alto, sebbene anche il livello medio appaia con una utilità parziale positiva. La conoscenza dell’inglese appare come un requisito fondamentale, così come l’avere alle spalle una esperienza lavorativa regolare. Infine, la disponibilità alle trasferte anche per lunghi periodi rappresenta una caratteristica spesso richiesta dagli imprenditori.
Addetto al marketing – L’area di studio che ha ricevuto valutazione più elevata è economia, nonostante valori positivi siano presenti in ordine decrescente anche per scienze della formazione, giurisprudenza, economia, scienze politiche, lettere e filosofia. Il voto di laurea richiesto è alto, sebbene anche il livello medio compaia con un’utilità parziale positiva. Di nuovo, la conoscenza dell’inglese appare come un requisito fondamentale, così come l’avere alle spalle un’esperienza lavorativa regolare. Infine, la disponibilità alle trasferte è molto apprezzata dai rispondenti, soprattutto quella per lunghi periodi.
Addetto alla gestione delle risorse umane – L’area di studio che ha ricevuto valutazione più elevata dai rispondenti è quella legata a psicologia, nonostante valori positivi siano presenti in ordine decrescente anche per scienze della formazione, giurisprudenza, economia, scienze politiche, lettere e filosofia. Il voto di laurea richiesto è alto, sebbene anche il livello medio appare con un’utilità parziale positiva. La conoscenza dell’inglese appare come un requisito fondamentale, così come l’avere alle spalle esperienze lavorative. Infine, la disponibilità alle trasferte è molto apprezzata dai rispondenti, soprattutto per lunghi periodi.
Addetto ai rapporti con i clienti – L’area di studio preferita dagli imprenditori rispondenti è economia, anche se valori positivi sono presenti in ordine decrescente anche per scienze politiche, ingegneria e informatica. A questo livello di analisi, non c’è una differenza sensibile fra un laureato di primo livello e uno di secondo livello: gli imprenditori preferiscono in genere plasmare i neo-assunti con l’acquisizione di competenze specifiche in azienda. Non vi è sostanziale differenza fra un voto alto o medio, al di sopra di una certa soglia. La conoscenza dell’inglese, invece, appare come un requisito fondamentale, così come l’avere alle spalle un’esperienza lavorativa regolare. La disponibilità alle trasferte, infine, è molto apprezzata, sia per brevi che per lunghi periodi.
Assistente/addetto al sistema informativo aziendale – Le professioni classificate in questa categoria supportano i progettisti e gli analisti di software traducendo istruzioni e specifiche in diagrammi logici di flusso per la programmazione in linguaggio informatico, sviluppando e scrivendo programmi per memorizzare, ricercare ed elaborare informazioni e dati. L’area di studio preferita dai rispondenti è quella informatica e valori positivi sono presenti in ordine decrescente anche per ingegneria, statistica ed economia. Un voto di laurea elevato è decisamente richiesto per questa posizione, mentre la conoscenza dell’inglese appare ancora una volta come requisito fondamentale, così come l’avere alle spalle un’esperienza lavorativa regolare. La disponibilità alle trasferte è molto apprezzata, soprattutto per lunghi periodi.