Caro affitti universitari. ANDISU, Pontillo: “Con le risorse del PNRR e i beni confiscati alla criminalità può esserci la svolta”

Sul tema del caro affitti in Italia per gli studenti universitari, interviene Alessio Pontillo, Presidente di ANDISU, l’associazione cui aderiscono gli Organismi del Diritto allo Studio che, regionalmente, si occupano di tutelare quella parte di studenti universitari che, disponendo di un reddito più basso, possono essere beneficiari di posti letto nelle residenze universitarie, pasti a costo zero o agevolato nelle mense universitarie, e circa 235.000 borse di studio, buona parte delle quali ad importo maggiorato proprio in virtù del fatto che alcuni studenti devono sostenere i costi per l’alloggio. All’Andisu aderisce anche Ersu Palermo che, proprio in questi giorni, attraverso il suo presidente Michele D’Amico, ha chiesto formalmente alla Regione di attivare le procedure per destinare a Ersu Palerno alcuni beni confiscati alla criminalità organizzata per destinarli a studentati universitari (in particolare Hotel San Paolo a Palermo e Hotel Xiara a Valderice).
 
Dichiarazione di Alessio Pontillo, Presidente di ANDISU.
“L’ANDISU non può intervenire direttamente sul libero mercato per contrastare il Caro affitti tuttavia  sta svolgendo un’azione di coordinamento e impulso, con tutti gli Organismi per il Diritto allo Studio aderenti nel territorio italiano, per realizzare in tutto il nostro Paese quelle buone pratiche, attive sin ora solo localmente anche per questioni di budget, che hanno dato ottimi risultati per tutelare il diritto all’abitare degli studenti universitari. Tali azioni sono molto apprezzate dalla popolazione studentesca e l’ANDISU è pronta a metterle a disposizione del Ministero e delle Regioni che sono, ai sensi della normativa vigente, i soggetti che finanziano i servizi per il Diritto allo Studio nel nostro Paese.
Il lavoro svolto dall’ANDISU, in particolare con il MUR, ha inoltre contribuito alla realizzazione dei primi 7.500 alloggi finanziati con il PNRR, parte dei quali riservati agli studenti degli Organismi per il Diritto allo Studio.
Ma c’è un dato di cui non si può non tenere conto: la necessità di attribuire le risorse con tempistiche “europee” impone l’individuazione di nuove modalità per arrivare al risultato, valorizzando sempre, e al massimo possibile, i posti alloggio pubblici riservati per gli studenti con minori possibilità economiche e meritevoli, cui gli Organismi per il Diritto allo Studio si rivolgono in attuazione del principio fondamentale espresso dall’art. 3 della nostra Costituzione e del più specifico art. 34.
Nell’intenso lavoro svolto soprattutto negli ultimi anni, l’ANDISU si è fortemente impegnata, ottenendo risposte positive dal Ministero competente, per aumentare la quota riservata agli alloggi pubblici per studenti a basso reddito. L’associazione ritiene importante rafforzare la destinazione degli alloggi realizzati con il PNRR agli Organismi che svolgono servizi pubblici per la tutela del Diritto allo Studio, è quindi fondamentale aumentare ulteriormente la riserva per gli studenti a basso reddito di tali nuovi posti alloggio che saranno realizzati.
 
Auspichiamo, inoltre, che si avvii un’efficace azione coordinata, con Ministero, Regioni, Agenzia del Demanio e Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per destinare all’utilizzo pubblico di residenzialità studentesca universitaria  tutti quegli immobili confiscati disponibili sul territorio nazionale e che, con anche un forte valore simbolico ed educativo, possono essere convertiti in studentati grazie all’utilizzo delle risorse già disponibili del PNRR.
 
Come ANDISU, siamo – come sempre – al fianco di tutti coloro che desiderano tutelare maggiormente il Diritto allo Studio nel nostro Paese; è infatti ormai improrogabile aumentare l’impegno finanziario per realizzare una quantità maggiore di servizi pubblici per gli studenti universitari che, manifestando pacificamente in questi giorni, pongono temi importanti, che vanno ben oltre le questioni più proprie del Diritto allo Studio, e che riguardano principalmente il volto, la vivibilità e la sostenibilità complessiva dell’organizzazione sociale delle nostre città nel prossimo futuro”.
 
 
(Nella foto: Alessio Pontillo, presidente Andisu, il 25 novembre scorso in Sala Mattarella, all’Ars, per il ventennale degli Ersu in Sicilia)

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