Previste dalla legge di bilancio, sono tante le novità che riguardano gli studenti universitari. Tali novità erano già state adottate, lo scorso aprile con l’approvazione del regolamento per la contribuzione studentesca, dall’Università degli studi di Palermo. Per gli studenti che si iscrivono al primo anno con un reddito ISEE non superiore a 13 mila euro è prevista una no tax area, anche se in origine si pensava dovesse essere estesa agli studenti con un reddito non superiore a 15 mila euro.
Per tali studenti comunque è previsto il pagamento dell’imposta regionale, cioè la tassa per il diritto allo studio, e di bollo. È inoltre fatto divieto alle università statali introdurre nuove tassazioni a carico degli studenti, salvo per l’erogazioni di servizi su istanza.
Le stesse agevolazioni sono state previste anche per gli studenti iscritti ad anni successivi al primo con il medesimo redditto, anche se in tali casi è richiesto un requisito di merito: nello specifico per l’Università di Palermo il conseguimento nell’anno precedente di almeno 10 crediti formativi per gli iscritti al secondo anno, oppure 25 crediti per gli iscritti dal terzo anno in poi.
Anche per gli studenti più abbienti è previsto una riduzione dell’importo da pagare, purché rientranti in una fascia redditto tra 13 mila e 30 mila.
Inoltre il regolamento per la contribuzione studentesca prevede delle riduzioni anche per gli iscritti ad anni successivi al primo fuori corso, purché con reddito ISEE inferiore a 30 mila euro ed in possesso dei requisiti di merito.
Oltre 18mila studenti vedranno diminuite o addirittura azzerate le tasse, con una riduzione media pro capite di oltre 300 euro. Per la rimanente popolazione studentesca è stata effettuata una rimodulazione, in funzione del reddito e della tipologia dei corsi di studio che mediamente comporta un incremento inferiore a 100 euro per studente”.