Dalla prossima sessione di laurea anche a giurisprudenza gli studenti sosterranno l’esame vestiti con la tradizionale toga. Ad annunciarlo sono stati i ragazzi dell’associazione Run – Giurisprudenza e queli dell’associazione “ReAzione”, i quali, prendendo spunto dalle modalità di svolgimento dell’esame di laurea in uso presso la scuola di medicina e chirurgia, hanno chiesto al consiglio di corso di studi, al dipartimento di giurisprudenza ed alla scuola delle scienze giuridiche ed economico-sociali – considerando le iniziative promosse dal rettore Fabrizio Micari allo scopo di innovare le celebrazioni delle lauree, come il “Graduation Day” – che lo stesso modello venga applicato anche nel corso di studi di giurisprudenza.
In particolare i rappresentanti hanno chiesto ed ottenuto che il dipartimento di Giurisprudenza si doti di una decina di toghe semplici dai bordi di velluto blu, possibilmente di diverse misure, da far indossare ai laureandi in occasione della discussione della tesi. “Per troppo tempo la facoltà di Giurisprudenza e i suoi studenti non hanno celebrato il loro esame di laurea al meglio”, hanno dichiarato i rappresentanti, “niente toghe; inammissibile per una facoltà prestigiosa come la nostra. La discussione vedeva il candidato dare le spalle al pubblico e lo stesso non riusciva a sentire nulla; inaccettabile”. Per questo i rappresentanti Leandro Spilla e Giuseppe Verrigno hanno chiesto che gli studenti possano scegliere una posizione che agevoli l’ascolto sia della platea quanto della commissione esaminatrice, ad esempio a lato della commissione o sul leggio dell’aula magna. “Da ora in poi i laureandi in giurisprudenza potranno indossare le toghe durante l’esame e discutere la tesi sul pulpito a lato della commissione e di fronte al pubblico, in modo da rendere piacevole e seguibile il discorso del candidato!”, annunciano entusiasti i rappresentanti. Ultima novità è il “lancio del tocco”, a cui procederanno i laureati, disposti congiuntamente in linea dinanzi alla platea, al termine delle rispettive proclamazioni.