Tanti e importanti sono i nomi che arricchiscono questa edizione di Una Marina di Libri, come quello di Alessandra Sarchi, vincitrice del Premio Mondello 2017 e finalista del Premio Campiello dello stesso anno.
La scrittrice ha presentato il suo libro “La notte ha la mia voce”, edito da Einaudi. Il testo tratta di una giovane donna che ha perso l’uso delle gambe in seguito ad un incidente, il suo disagio nell’abitare in un corpo che non le appartiene piú, fino a quando non incontra la Donnagatto, e il suo modo di guardare se stessa e gli altri cambia. Nel romanzo, vengono affrontate varie tematiche, come il rapporto scettico e conflittuale col sacro e quello contrastato con la scienza.
Presenti all’incontro anche Clotilde Bertoni e Giuseppe Lorenti, che sono intervenuti per esporre ai convenuti la grandezza e la bellezza di un libro che sa affrontare senza patetismi o cliché la disabilità in tutta la sua realtà.
Alessandra Sarchi ha sostenuto che il suo libro non è autobiografico “anche se attinge a un’esperienza condivisa e condivisibile”, e ha mostrato il suo tentativo di trovare una forma comunicabile, un modo per rendere più interessante un argomento di cui non tutti hanno conoscenza diretta. Importante nel testo la figura della Donnagatto, personaggio forte, in grado di creare e far immaginare qualcosa che non c’è, riplasmando il proprio corpo attraverso il suo lavoro. La Sarchi ha, infine, concluso, affermando che per mezzo della scrittura “cerca di trovare una lingua al corpo“, selezionando e prediligendo “una scelta comunicativa comune e condivisa”.