Nella mattina di martedì 26 aprile il presidente dell’Ersu, Alberto Firenze, ha incontrato ad Agrigento gli studenti, i dipendenti del Cupa, polo universitario della provincia di Agrigento e i dipendenti Ersu in servizio presso la sede decentrata.
Il Polo decentrato che afferisce all’Università degli studi di Palermo e che opera sul territorio agrigentino, esiste da anni e resiste nonostante numerosi tagli al bilancio che ne rendono difficile l’attività. Al momento il Cupa mantiene cinque corsi di laurea, ma si scongiura l’ennesima migrazione verso Palermo con prevedibili e dannose conseguenze. I corsi attualmente attivi sono: Beni Culturali (Laurea triennale); Archeologia (Laurea magistrale); Architettura (Laurea magistrale a ciclo unico); Giurisprudenza (Laurea magistrale a ciclo unico); Servizio Sociale (Laurea triennale).
Presenti all’incontro gli studenti che giornalmente lottano per difendere il proprio diritto allo studio e che hanno approfittato della presenza di Alberto Firenze e della delegazione dell’Ersu di Palermo per evidenziare le criticità e le problematiche a cui è sottoposto il polo di Agrigento.
Dall’insufficienza dei servizi basilari come i trasporti pubblici, all’assenza di una mensa e di alloggi universitari, gli studenti sono concordi su una richiesta specifica: “non essere considerati studenti di serie B rispetto ai colleghi che frequentano l’università di Palermo”. Va sottolineato come ad Agrigento, fino a un paio di anni fa, era presente il servizio di ristorazione per gli studenti. Ma a causa dei continui tagli portati avanti dal governo della Regione per le spese di funzionamento, l’Ersu è stato costretto a chiudere diverse mense tra cui anche quelle di Trapani e Caltanissetta.
Si chiede una maggiore inclusione all’interno dell’ateneo, che possa far sentire partecipi anche le piccole strutture decentrate. Si chiede collaborazione tra enti al fine di rivalutare una immagine sempre più lesa e che la voce degli studenti del Cupa possa essere finalmente ascoltata.