Tanti gli appuntamenti per la seconda edizione del Festival delle Letterature Migranti nella giornata di venerdì 14 ottobre. Presso Palazzo Steri, si è tenuto un nuovo incontro per la sezione “Sconfinamenti“, dedicata a tutte quelle situazioni in cui le arti letterarie sfociano in altre forme e discipline.
Protagoniste del dibattito su “Letteratura e Matematica“, Chiara Valerio (scrittrice, con un dottorato in matematica), Lavinia Spalanca (professoressa di Letteratura italiana presso l’ateneo palermitano), ed Elena Toscano (ricercatrice di Analisi numerica).
L’autrice, nell’ultimo libro “Storia umana della matematica“, attraverso le vite di sette matematici (sei veri e uno finto, lei stessa), dimostra come ragione e sentimento, irrazionale e razionale, reale e immaginario non siano concetti opposti ma possibilità dell’essere. “Tutto quello che ci circonda -ha dichiarato- è un’ipotesi e, cambiando questa ipotesi, cambia anche la geometria che abbiamo intorno“.
Chiara Valerio ha continuato spiegando che la matematica è una forma di immaginazione che permette di approcciare l’invisibile, ma proprio nel momento in cui compare l’infinito, questo diviene incerto e ciò consente di ricordare costantemente la natura umana dell’uomo. Si sono, inoltre, affrontati temi di grande attualità, dal parallelismo tra letteratura e matematica al rapporto tra scienza e fede.
Nonostante la complessità di alcuni degli arhomenti trattati, le tre studiose hanno saputo mantenere viva l’attenzione dei partecipanti per tutta la durata dell’incontro, creando un’atmosfera coinvolgente.