Sempre più corsi di laurea in lingua inglese negli atenei italiani.
Attualmente sono ben 142 sparsi su tutto il territorio nazionale. E aumentano anche gli studenti che li scelgono in vista di una maggiore competitività nel mercato internazionale del lavoro.
Per frequentare la maggior parte di questi corsi è necessario possedere soltanto un livello intermedio di inglese, ovvero il livello B1 del ‘quadro comune europeo di riferimento’. Sono, invece, 26 i corsi li laurea in inglese che prevedono un test di ingresso deciso dall’ateneo stesso e otto quelli per cui è necessario superare la classica selezione delle facoltà a numero chiuso.
Come si legge dal rapporto della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) risalente al 2012, “l’intento di questa operazione di internazionalizzazione è quello di rendere più attrattiva l’università italiana agli studenti stranieri ma anche di formare gli studenti italiani dal punto di vista linguistico”. Infatti, in ambito accademico l’inglese è un biglietto da visita sempre più importante per operare nel panorama internazionale.
Da quello scientifico a quello artistico e da quello economico a quello legale, sono vari gli ambiti disciplinari in cui circa il 70 per cento degli atenei presenta una offerta formativa che comprende anche possibilità di corsi in lingua anglosassone.
Fra questi, anche l’Università di Palermo segue la tendenza dell’internazionalizzazione dell’offerta didattica e allarga i propri orizzonti per offrire agli studenti lauree spendibili sempre meglio nel mondo del lavoro.
Infatti, nelle università palermitane ci sono sette corsi di laurea con insegnamenti in lingua inglese attivati in cinque facoltà. A Ingegneria c’è il corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale con ben otto insegnamenti in inglese e quello di Ingegneria meccanica con quattro. Alla facoltà di Economia il corso di laurea in Scienze economiche e finanziarie conta sette materie in lingua inglese; mentre alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, il corso di laurea specialistica in Analisi e gestione ambientale ha attivi tre insegnamenti in inglese. Stessa lingua pure per tre materie del corso di laurea magistrale in Cooperazione e sviluppo nella facoltà di Scienze della formazione. E, infine, anche la laurea specialistica in Giurisprudenza prevede tre insegnamenti in inglese.
Inoltre, l’internazionalizzazione dell’offerta formativa passa anche attraverso l’attivazione di quattro lauree congiunte che prevedono la frequenza delle lezioni non solo nell’ateneo palermitano, ma anche in Università di Paesi stranieri e, a conclusione del percorso, il rilascio di un doppio titolo di studio sia italiano che straniero. Due di questi corsi sono a tutti gli effetti europei, frequentati da studenti provenienti da tutta Europa e inseriti all’interno del programma Erasmus mundus.
Sono il corso in German Literature in European Middle Ages, presso la facoltà di Lettere di Palermo, organizzato in collaborazione con le Università di Bremen in Germania e di Porto in Portogallo e il corso Modelli di dinamica dei sistemi per lo sviluppo sostenibile delle organizzazioni alla facoltà di Scienze politiche, realizzato insieme alle Università di Bergen in Norvegia e di Lund in Sveglia. Le altre due lauree che prevedono il conseguimento di un doppio titolo di studio sono il frutto di accordi diretti fra l’Università di Palermo e gli altri atenei coinvolti. Si tratta di Agro-Ingegneria in gemellaggio con l’Università di Siviglia in Spagna e Agricoltura biologica in accordo, invece, con l’Università di Ain Shams del Cairo, in Egitto.