Una giovane donna. Un hijab. Una matita. E tutto prende vita su carta, con le immagini e i colori, le parole e le nuvolette di un fumetto che della diversità culturale dei protagonisti, ne fa un cavallo di battaglia, una battaglia che vuole essere costruttiva e che affronta la diffidenza, il sospetto e la paura dei personaggi disegnati.
La sua opera narrativa è un prodotto giornalistico grafico che l’ha resa nota in tutta Europa, oltre che per le vignette semplici, soprattutto per racconti che si muovono tra humour e bieco realismo.
La sua narrazione riceve spunto dalla sua personale vita quotidiana, dalla quale ha scoperto e scopre sentimenti discriminatori verso alcune caratteristiche che la connotano come immigrata, donna, dalla religione “nemica”, da parte delle persone con cui entra in contatto. E il suo strumento per abbattere questi ostacoli culturali è il progetto FUMETTO INTERCULTURA, raccolta di disegni con i quali Takoua Ben Mohamed, dall’età di 14 anni, cerca di rompere le catene dell’odio e del pregiudizio, offrendo spunti di riflessione con l’arma dell’ironia.
Proprio la sua doppia identità, (è nata a Douz e si è trasferita, da piccola, a Roma), l’aiuta a disegnare con sguardo ironico gli aspetti dell’altra faccia della convivenza civile e del rapporto con l’”altro”. Così FUMETTO INTECULTURA diventa un mezzo, diretto e accessibile a tutti, per affrontare alcuni problemi come la violenza sulle donne e il razzismo, ma anche l’islamofobia e l’integrazione, evidenziare alcuni aspetti che andrebbero cambiati nei comportamenti e nelle azioni di tutti noi, e aprire un dialogo.
A breve uscirà il suo libro.