Steve McCurry nasce a Philadelphia nel 1950 ed è oggi uno dei maestri della fotografia più autorevoli e più amati dal pubblico.
L’esposizione fotografica alla GAM di Palermo raccoglie, in più di 100 scatti, l’insieme della ricca produzione di Steve McCurry, che consente ai suoi visitatori di esplorare, anche se metaforicamente, il vasto universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue immagini. La mostra è visitabile fino al 19 febbraio 2017, presso la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, in via Sant’Anna 21. Gli orari sono dalle 9:30 alle 18:30 dal martedì alla domenica, con lunedì come giorno di chiusura; dal 21 ottobre al 17 febbraio 2017, tutti i venerdì, la mostra resterà straordinariamente aperta fino alle 22.30.
In una audioguida Steve McCurry racconta in prima persona molte delle foto esposte. A partire dai suoi viaggi in America, in Cina e poi fino all’Italia, passando per i complessi reportage in India, cercando di raccontare la ricchezza contrapposta all’assoluta povertà, tra bambini, adulti e anziani. Per poi arrivare all’Afghanistan, da dove proviene Sharbat Gula, la ragazza che ha fotografato nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale, oltre che simbolo ufficiale di svariate campagne Amnesty International. Durante il percorso fotografico viene inoltre proiettato un video del 2002 di National Geographic dedicato alla lunga ricerca che ha consentito a McCurry di ritrovare, 17 anni dopo, “la ragazza afghana” ormai adulta. McCurry l’ha rintracciata dopo numerose e complesse ricerche, poiché di lei non si sapeva molto: una ragazza di etnia pasthun, orfana di genitori morti nella guerra russo-afghana. Ora è una fedele musulmana, il suo volto è sì segnato e pieno di rughe, ma rimane una donna splendida come quella del ritratto di anni fa.
Per maggiori informazioni www.stevemccurryicons.it