Ultime ore di lavoro per i ragazzi che hanno partecipato all’agone cinematografico dell’Efebo Corto Festival 2015. Ormai i cortometraggi sono in fase di montaggio e sistemazione tecnica. L’idea e il prodotto vincenti stanno per essere ultimati all’interno di qualche stanza, dopo la grande fatica di questi pochi giorni. Tutti mirano al primo premio, ma c’è molto di più: il piacere della scoperta nel cimentarsi in una nuova impresa, l’adesione ad un’esperienza che potrebbe anche rappresentare un trampolino di lancio. Alcuni degli studenti universitari non hanno salde conoscenze in tale ambito e il tutto viene quindi vissuto con entusiasmo e novità. Chi studia o collabora con associazioni teatrali o troupe cinematografiche ha la possibilità di mettere alla prova se stesso e confrontare le proprie capacità.
Maria Passaro studia Teatro Cinema e Spettacolo e ha già partecipato alla realizzazione di un video contest sulla Sicilia “Corto Corto Mon Amour”, svoltosi a novembre a Cinisi. Insieme a lei, Arianna Vasta (studentessa di psicologia), Domenico Carlino (studente di ingegneria), Diego Frias (studia informatica), Martina Bono (iscritta alla facoltà di agraria).
Il gruppo di amici ha saputo tramite facebook e tramite la e-mail ricevuta dall’Ersu di Palermo di tale iniziativa. I ragazzi, già parte dell’associazione culturale “Nexus”, hanno creato una sceneggiatura in accordo con il teaser inviato per il primo step. I luoghi immortalati dagli smartphones sono stati il Faro di Capo Zafferano e Misilmeri per le scene all’esterno, mentre una casa per gli spazi interni.
Ha affermato Maria Passaro: «È una sfida, è tutto un mondo nuovo. Abbiamo avuto un po’ di difficoltà nell’usare il cellulare come unico mezzo. Siamo solo in cinque e quindi ognuno deve fare un po’ tutto ma ci sosteniamo a vicenda. È stata molto divertente come esperienza, abbiamo fatto delle gaffes tali che credo ci faremo un altro cortometraggio».