Nino Vetri, musicista e scrittore palermitano, è diventato negli ultimi anni una delle eccellenze culturali “made in Italy” nel mondo. Noto per titoli come “Sufficit” o “Michelangelo”, pubblicati da Sellerio, lo stile ironico, elegante e diretto dell’autore palermitano era già stato apprezzato da scrittori come Andrea Camilleri.
Ma le sue opere, che parlano di Palermo (senza che il nome della città venga mai nominata), superano le frontiere italiane e conquistano il contesto tedesco.
La collaborazione con la casa editrice tedesca di riferimento, l’ Edition Fotopeta Berlin, è nata quasi per caso. Infatti, l’autore è stato “scoperto” da Andreas Rostek, responsabile della casa editrice, al Festival della letteratura di Bologna, da cui è nata una collaborazione ancora attiva oggi.
“Ho notato come in Germania si cerca di valorizzare lo scrittore sconosciuto, che non necessariamente è legato a grandi case editrici. Sono felice di questo evento, da cui è iniziata questa collaborazione”.
La piccola casa editrice indipendente si è così interessata alla traduzione di tre opere dell’autore, “Lume Lume”, “Le ultime ore dei miei occhiali” (opera con cui nel 2010 vince il Premio Vittorini) e “Il Michelangelo” (tradotto in tedesco “Mamas wunderbas herz”-“Meraviglioso cuore di mamma”). Queste tre opere, sempre per volontà della casa editrice, sono state raccolte in una trilogia, dal titolo Die Palermo-Trilogie.