La startup palermitana “NeuroTeam” ha inventato degli occhiali tecnologici in grado di potenziare la memoria e la concentrazione.

La startup “Neuroteam”, fondata nel giugno 2014, grazie al sostegno del consorzio Arca (un partenariato tra UNIPA e un gruppo imprenditoriale privato impegnato nel campo della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico) ha iniziato la sua attività proponendo servizi clinici nell’ambito della riabilitazione cognitiva e del potenziamento delle attività del cervello; trasformando così in business i risultati di ricerche e sperimentazioni durate per ben quindici anni, che hanno coinvolto un team di neurologi, psicologi clinici, neurofisiologi e psicoterapeuti.

L’amministratore delegato, Massimiliano Oliveri, medico specialista in neurologia e docente di Neuroscienze Cognitive e Psicologia fisiologica all’Università di Palermo, dopo tre anni di dottorato ad Harvard, ha avuto, insieme ad altri sette soci, il coraggio e l’ambizione di fondare in Sicilia un’impresa innovativa e molto tecnologica.
Prodotto di punta di NeuroTeam sono i “Neurogoggles” che all’apparenza sembrano nient’altro che un paio di occhiali con lenti molto spesse, ma che in realtà sono un dispositivo in grado di potenziare l’attività cerebrale, producendo distorsioni visive che attivano aree del cervello specifiche.
Infatti quando si indossano gli occhiali, le lenti prismatiche contenute al loro interno, creano l’illusione che gli oggetti siano spostati rispetto alla loro posizione reale e per raggiungere un determinato oggetto, il soggetto dovrà calibrare la propria attenzione. La perturbazione indotta quindi dalla lenti, costringe il cervello ad agire per correggere l’input alterato, stimolando aree celebrali specifiche.
“E’ sufficiente una sola sessione di appena venti minuti per avere un effetto migliorativo immediato e protratto per qualche ora”, spiega Oliveri, invece “una sessione programmata e duratura può avere effetti positivi nel tempo”.
Ecco perché il primo campo di applicazione dei Neurogoggles è stato la riabilitazione dei deficit cerebrali, quindi il trattamento di soggetti con disturbi dello sviluppo e dell’apprendimento, vittime di traumi cerebrali, ma anche persone colpite da patologie direttamente o indirettamente correlate ad alterazioni del normale funzionamento del cervello: il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, gli ictus, le demenze senili e l’autismo.
In tutti questi casi si è registrato un miglioramento dei livelli di linguaggio, attenzione e memoria di tali soggetti, poiché i disturbi cognitivi e del comportamento sono associati ad alterazioni dell’eccitabilità di specifiche strutture del cervello.
Tutto ciò si traduce in una riabilitazione più efficace in termini di intensità, rapidità di insorgenza e durata degli effetti, rispetto a trattamenti convenzionali.
Gli effetti sul cervello di questo meccanismo sembrerebbero essere equiparabili a quelli prodotti dalle onde elettriche o magnetiche, ma con notevoli vantaggi sia in termini di invasività sull’organismo che di costi. Infatti i Neurogoggles hanno un prezzo molto accessibile, ossia 50 euro, comprensivo anche del software necessario per il miglioramento della prestazione cognitiva; inoltre con tale una terapia riabilitativa vi è la possibilità di effettuare il trattamento direttamente da casa, senza ricorrere ad ospedali o centri specializzati, sotto il monitoraggio virtuale diretto da parte del medico, che non necessita di essere sempre presente durante la terapia.
Grazie alla telemedicina quindi la riabilitazione diventa più accessibile e i costi sia per gli assistiti che per il sistema sanitario vengono abbattuti del 95%.
Inoltre, i Neurogoggles sono anche in grado di migliorare le normali capacità mentali del cervello di un soggetto sano, per questo, la nuova sfida di Neuroteam, è, quindi, il lancio nel settore dei wearable device, con l’obiettivo di una diffusione rivolta ad un pubblico di massa, come i professionisti o gli sportivi che vogliono migliorare l’attenzione, la memoria e le capacità di concentrazione.
Fonte: “Corriere della Sera” (corriereinnovazione.corriere.it)
Sito: NeuroTeam.it